Al’ingresso di casa mia c’è un armadio che volta le spalle a chi entra. Ma non è superbia. Era sulle spalle che i venditori di figurine, di canzoni, di buste di semi, di lunari, portavano la merce, ben esposta, le loro speranze di guadagno, i loro progetti.
E questa spalla di armadio mi rappresenta bene. Una “vetrina” disordinata quel che basta, che espone pezzetti di me, alcuni da lasciare durante questo 2016, altri da archiviare. Nuovi pezzetti si aggiungeranno.
Caro 2016 io qui sto. Uno stare che è ascolto, prima che parola, raccoglimento prima di un salto, concentrazione prima di una creazione, pausa prima di un cammino.
Ci sono 4 piedini con cui esplorare il mondo e non posso traballare. D’altra parte il mio armadio non è zoppo. Dentro ci sono stoffe colorate, sassi, legnetti, colori, tanta voglia di fare e… poco tempo.
Lucini mi ha regalato l’Agenda del tempo libero. Ci sono solo i giorni di pausa. Al 6 gennaio c’è scritto: “lucidare i sogni”.
L’ho fatto. E siccome di sogni ne ho tanti, sono certa che i prossimi domani non saranno affatto giorni neghittosi. Ci vuole tempo e cura anche per lucidare i sogni.