Emanuela Bussolati

figurinaia


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dal libro Agenda du (presque) poètes di Bernard Friot e Hervé Tullet, pubblicato da De La Martinière jeunesse

Lo sfogli e ti viene subito voglia di seguirne i suggerimenti.

Il libro è Agenda du (presque) poète, di Bernard Friot. Le sue sollecitazioni giocose sono accompagnate da altre allegrissime: quelle dei segni di Hervé Tullet.

Tra tante pagine, scelgo questa, sugli scarabocchi. Perché il valore degli scarabocchi mi sembra straordinario. Di un bambino piccolo si dice che scarabocchia, non che disegna.

E allora andiamo a meditare sul valore che ha questa parola. E’ davvero negativa? Che cosa fa la mano, quando si scarabocchia? Gironzola, come la mente. Insegue i segni, oltre a produrli. Si lascia guidare da un atteggiamento flaneur, piuttosto che diretto a un obiettivo. Dunque lo scarabocchiatore è libero di lasciar andare i suoi pensieri, di esplorare nuove vie, senza limiti, se non quelli del foglio (a volte neppure quelli).

Ma anche lo scarabocchiatore di parole è un vagabondo: le assaggia, le prova, le abbandona, le scopre, le accosta… ne trova i limiti (oppure no). E’ un poeta.

Dunque gli scarabocchi rigenerano, come una buona meditazione. Bisognerebbe farli anche da grandi, non solo da piccoli, bisognerebbe praticarli, come una buona medicina, come un esercizio di yoga, come una rinascita creativa.

Altre note sul… bottino del salone del libro di Montreuil qui, qui e qui


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Mostri selvaggi

Arriva, arriva! Proprio in tempo per il mio cumple, arriva “Nel paese dei mostri selvaggi” Were the wild things are, il film tratto dal testo illustrato magistralmente da Maurice Sendak. Io sono curiosissima, perché della generazione “Mamme che leggevano ai bambini i libri della Emme edizioni”. Ma sono certa che moltissimi trentenni lo andranno a vedere, perché della generazione “Bambini a cui i genitori leggevano i libri di Sendak e li adoravano”. Questo film fa tenerezza già da ora perché il regista è appunto di quella generazione o appena più grande. Vediamo come se la cava, nel confrontarsi con le bellissime atmosfere del libro! Il paese dei mostri selvaggi è ancora pubblicato da Baba libri


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Un libro da lasciare in eredità

Ricordo bene quando mi hanno insegnato a fischiare con un cappellino di ghianda, tenendolo tra indice e medio piegati in modo da convogliare l’aria nella cavità e ricordo bene le fionde e gli archi che mi costruivo da piccola, i cestini di lavanda, i rombi… Ecco delle esperienze che mi piacerebbe passare a Tobia, quando sarà in grado di apprezzarle… E intanto non sarebbe male che i grandi si innamorassero del libro Jouets de plantes di Christine Armengaud, edizioni Plume de carotte. A che serve tirar fuori dalle foglie fischi e schiocchi? A nulla e a tutto: a godere della natura con la propria natura giocosa.

jouets de plantes